CoA Sforza

Text from: Maspoli, Carlo, Arme e imprese viscontee sforzesche Ms. Trivulziano n. 1390, Archivio araldico svizzero : Archivum heraldicum, Band (Jahr): 111 (1997) [1]:

Sullo stemma degli Attendoli concesso dall'imperatore Roberto di Baviera a Muzio Attendolo nel 1401 : «Re Roberto concesse a Sforza e a tutta sua casa de Attendoli che portassino per arma el leone d'oro overo giallo col codogno in la gamba manca, e la gamba dericta sopra al codogno, dicendo Sforza che voleva elleone tegnisse la gamba diricta de sopra per defensione del codogno; perd che tenendo el codogno de sopra pariva lo offerisse per dere ad altri». d) Circa l'ordine usato dallo Sforza nel far portare gli stemmi: a. 1411 «Allora papa Iohanne (XXIII) dette Codognola a Sforza per ducati quattordici mila, et chi dice sedeci mila, et fecelo conte de Codognola con tutti quelli de Attendoli Alora Sforza (che stava a Spoleto) fece et levd el stendardo del leone; et cosî andava sempre el stendardo de quarteri inanti con li sacomani et poi el standardo de leone et quello dei diamanti con li homini d'arme». pp. 116, 117, 142, 154, 161. Lo Sforza con quest'impresa volle riprendere, semplificandola, l'arma di famiglia, accompagnandola dal motto FRAGRANTIA DURANT (la fragranza perdura). L'impresa è documentata magnificamente nel diploma miniato rilasciato dal duca Francesco I il 1 aprile 1456 all'Ospedale Maggiore di Milano (cf. Gli Sforza a Milano, op. cit., p. 189, riproduzione a colori).

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